lunedì 11 aprile 2016

Probiotici e Prebiotici perchè abbiamo bisogno di entrambe Lattobacilli

Cosa sono i Prebiotici.
Con il termine Prebiotici  vengono indicati alcuni alimenti indigeribili che favoriscono la crescita di microrganismi “utili” per il colon. Alcuni esempi sono i fruttoligosaccaridi, carboidrati derivati dal fruttosio, come l’inulina e gli amidi di frutta e verdura, di cui sono ricchi i cereali, la banana e altri vegetali.
Cosa sono i fermenti lattici o Probiotici.
In un intestino sano è presente quindi una sorta di ecosistema, in perfetto equilibrio, dove convivono numerosissime colonie batteriche “amiche”: i Lattobacilli, che assicurano un buon funzionamento intestinale, determinato da un corretto assorbimento di sostanze nutritive, associato ad una efficiente eliminazione di batteri patogeni e scorie.
I Lattobacilli sono microrganismi a forma di bastoncello, gram-positivi, aerobi facoltativi, raramente anaerobi obbligati, quasi sempre immobili. Il loro nome, oltre che alla forma (bacillo = bastoncello), fa riferimento alla loro capacità di fermentare gli zuccheri con produzione di acido lattico. Sono molto esigenti dal punto di vista nutritivo, e per la crescita necessitano di substrati ricchi di glucosio, vitamine (soprattutto del complesso B), aminoacidi, acidi grassi e sali di ferro, magnesio e manganese.
Nel corso della loro proliferazione all’interno del tratto gastrointestinale i Lattobacilli partecipano enzimaticamente alla predigestione di alcuni componenti del cibo, aumentandone la biodisponibilità: scindono, ad esempio, proteine e grassi in molecole più semplici (proteolisi e lipolisi) e convertono il lattosio in acido lattico. Questa loro capacità è di notevole aiuto per quelle persone che hanno difficoltà digestive, per insufficienze enzimatiche, e conseguente malassorbimento di nutrienti, oltre che ai neonati, agli anziani e ai convalescenti. E’ inoltre utile a chi, affetto da “intolleranza al lattosio”, non può consumare formaggi o derivati del latte senza che si manifestino fastidiosi disturbi intestinali.

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I Lattobacilli producono anche Vitamine del gruppo B, quali niacina, acido folico e piridoxina, e sostanze, che contrastano l’impianto sulle cellule intestinali e la crescita di batteri patogeni, introdotti con cibo, acqua ed aria. I Lattobacilli competono, in ambito intestinale, con gli altri microrganismi per lo sfruttamento dei nutrienti; producono inoltre acido L(+) lattico ed acetico, i quali abbassano il pH ambientale a valori poco favorevoli alla sopravvivenza dei batteri patogeni.
La loro attività di “controllo” non si esaurisce qui, sono infatti in grado di sintetizzare perossido di idrogeno (acqua ossigenata), dalla quale essi sono immuni, possedendo un sistema enzimatico che la scinde in acqua ed ossigeno, e batteriocine, proteine con attività antibiotica molto elevata e specifica. Infine, poiché aderiscono saldamente e specificamente alle mucose intestinali, le proteggono direttamente, con un effetto barriera, dalla possibile penetrazione invasiva di microrganismi indesiderati, oltre che in modo indiretto, per stimolazione delle difese immunitarie dell’ospite.
Lo squilibrio della flora intestinale: la disbiosi.
Oggi purtroppo, a causa delle esigenze della vita moderna, caratterizzata da ritmi stressanti, alimentazione frettolosa e poco variata (ricca in grassi animali, zuccheri raffinati e alcool, e povera dei carboidrati complessi di verdure, legumi e cereali), diete sbagliate ed abuso di farmaci, in particolare di antibiotici, si viene spesso a creare uno squilibrio nell’ambito della flora intestinale, chiamato disbiosi intestinale  (Fig. 4). In questa condizione di disarmonia, i batteri “nemici”, patogeni, tendono a prendere il sopravvento su quelli “amici”, e con il loro metabolismo formano sostanze tossiche: ammoniaca, amine, nitrosamine, fenoli, cresoli, indoli, che danneggiano le normali funzioni intestinali. La disbiosi intestinale crea disturbi locali, prima leggeri, poi, se prolungata, più seri, caratterizzati da diarrea, nausea, flatulenza, fino a provocare enteriti e coliti. Può essere però considerata anche la causa principale di molti problemi più generali di salute, quali: disturbi della pelle, infezioni micotiche (per es. vaginali da Candida albicans), infezioni batteriche (per es. delle vie  urinarie), stanchezza cronica, problemi digestivi, disfunzioni epatiche, gonfiori addominali, allergie alimentari e cancro al colon. Per prevenire molte malattie (Fig.5), è quindi importante ricolonizzare l’intestino con batteri utili, che privino quelli patogeni della possibilità di proliferare e danneggiare il nostro organismo: dobbiamo cioè assumere dei probiotici: un supplemento di ceppi selezionati di microbi vivi, che ristabilisca l’equilibrio ideale andato perduto. Ma perché assumere un integratore di Lattobacilli, quando questi fermenti sono naturalmente presenti nello yogurt, nel latte, nei formaggi e in altri alimenti, anche di origine vegetale, quotidianamente a nostra disposizione? La risposta è semplice: gli alimenti non contengono quelle enormi quantità di Lattobacilli che ci servono per ricolonizzare efficacemente l’intestino, soprattutto dopo un trattamento con antibiotici, ed inoltre in essi sono presenti solo alcuni tipi di Lattobacilli: lo yogurt, ad esempio, è essenzialmente ricco di Lactobacillus bulgaricus e Streptococcus termophilus, batteri “amici” e molto utili, ma ospiti solo temporanei del colon, che non riescono infatti ad impiantarvisi stabilmente e a riprodurvisi in gran numero. Condizione essenziale per poter ottenere dei benefici è soprattutto che i fermenti lattici raggiungano l’intestino vivi, intatti ed attivi, cioè riescano a superare indenni lo stomaco con i suoi potenti succhi gastrici. Per questo è importante ingerire centinaia di milioni di batteri vivi, con abbondante acqua (per attraversare velocemente lo stomaco), lontano dai pasti (perché è minore la presenza di succhi gastrici nello stomaco) e per alcuni giorni, per dare loro modo di arrivare in numero sufficiente nell’intestino, stabilirsi sulle mucose e proliferare.
Quali sono i migliori probiotici?
I migliori candidati come probiotici sono quei batteri che vivono stabilmente nell’intestino di individui sani, come per esempio: il Bifidumbacterium bifidum , il Bifidumbacterium longum  e il Bacillus coagulans (Lactobacillus sporogenes).
In particolare il Bacillus coagulans (Lactobacillus sporogenes)  è un ottimo esempio di probiotico, che risponde a tutte le caratteristiche sopracitate. Infatti, questa specie di fermenti isolata, in forma di spora, è estremamente resistente all’azione del calore, degli acidi gastrici e dei sali biliari, e riesce ad arrivare indenne nel primo tratto dell’intestino, e a proliferare in tutte le sue porzioni.
E’ stato già detto che i Lattobacilli presentano particolari richieste metaboliche per rimanere vitali e moltiplicarsi in gran numero. E’ proprio per questo che è importante,non solo assumere un elevato numero di fermenti lattici, ma anche alimentarsi in modo adeguato.

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